Su questo articolo intendevamo illustrarvi il funzionamento di una trasmissione a variazione continua, tipica di uno scooter.
La trasmissione a variazione continua è un tipo di trasmissione tendente ad assomigliare al sistema a marce di una moto (quindi il rapporto cambia in base ad un numero di giri più elevato, equivalente a quando con una moto sali di marcia; quando sei in prima e raggiungi un numero di giri abbastanza elevato, passi in seconda, quando in seconda raggiungi abbastanza giri motore passi in terza e così via... Se si partisse in terza i giri faticherebbero di molto a salire) e quindi questo tipo di trasmissione cerca di "trasportare" i cavalli dall'albero alla ruota perdendo meno potenza possibile.
Iniziamo dalla parte sinistra del carter, dove fuoriesce l'albero con il millerighe e la filettatura. Immediatamente davanti a noi troviamo il ventolino (il quale serve a raffreddare meglio la trasmissione; può essere di per sè la semipuleggia fissa, un componente della trasmissione di cui parleremo in seguito, o essere ventolino + semipuleggia fissa) e subito dietro un "tubicino" cromato che si infila nell'albero, il mozzo, il quale è infilato nel variatore.
A sinistra del carter, senza la semi puleggia fissa nè il ventolino. Si può notare il mozzo (dove poggiano i denti della cinghia, indicato dalla freccia) e il pezzo nel quale si infila, il variatore. |
Ma come si fa a determinare il momento in cui la trasmissione deve inserire il rapporto più lungo, senza avere un sistema a marce in cui scegliamo noi quando cambiarlo?
Semplice, con la taratura.
La taratura della trasmissione significa proprio determinare il giusto momento in cui la trasmissione deve inserire il rapporto più lungo, in base alla propria elaborazione (se lo inserisce troppo presto il motore perde giri e fa fatica a prendere accelerazione, se lo inserisce tardi il motore va su di giri inutilmente, aumentando i consumi e il rischio dei danni, con una perdita generale di potenza; per questo è bene trovare sempre la giusta taratura che si adatta alla propria elaborazione). Per determinare questo momento si utilizzano 2 elementi molto importanti: i rulli e la molla di contrasto.
L'interno di un variatore,con mozzo, rulli e piattello. |
Come si può notare dall'immagine, la molla di contrasto serve a contrastare l'apertura del variatore (senza di essa il variatore si aprirebbe istantaneamente, innescando il rapporto più lungo già alla partenza). Quando al variatore la cinghia si allarga, al correttore si deve per forza restringere. Ecco la funzione dei correttori e della molla.
Considerazioni
Dei rulli troppo pesanti provocano inevitabilmente la perdita di giri del motore (esso si apre troppo velocemente).
Dei rulli troppo leggeri provocano una lenta apertura del variatore, con conseguente aumento esagerato dei giri del motore (aumentano i consumi, il rischio dei danni e il motore non potrà esprimere tutta la sua potenza).
Una molla di contrasto troppo morbida per la propria elaborazione causerà lo stesso effetto dei rulli troppo pesanti (il variatore si apre troppo presto).
Una molla di contrasto troppo dura per la propria elaborazione causerebbe l'impedimento all'apertura del variatore (con conseguente aumento spropositato del numero di giri del motore).
Ricordate: RULLI PIÙ LEGGERI NON DANNO PIÙ RIPRESA E QUELLI PIÙ PESANTI NON DANNO PIÙ ALLUNGO. Esiste solo una taratura che riesce a sfruttare al meglio tutta la potenza del motore, cioè quella ideale, che riesce a trovare il giusto compromesso tra accelerazione/velocità massima, senza perdite di potenza.
La frizione è un organo della trasmissione che influenza la partenza da fermo del motorino. E' formato da due o tre ganasce che, per forza centrifuga, all'aumentare del numero di giri del motore, fanno presa sulla campana la quale trasmette il moto rotatorio alla ruota (tramite il millerighe e degli ingranaggi dentati, ovvero i rapporti). Per impedire che lo scooter parta senza accelerare, e per dare un supporto alla frenatura, sulle ganasce sono presenti delle mollette, più o meno dure, che attaccano la frizione alla campana ad un determinato numero di giri. Più le mollette saranno dure, più le ganasce faranno più "fatica" ad attaccare alla campana e quindi necessitano di maggior numero di giri.
Come potrebbe sembrare, più le mollette sono dure, più scatto avremo in partenza (dato che la frizione attacca a giri maggiori). Invece, con delle mollette troppo dure, quando la frizione attaccherà il variatore avrà già inserito il rapporto più lungo e quindi avremo l'effetto contrario a quello desiderato. Per questo bisogna sempre trovare delle mollette adatte alla propria elaborazione, nè troppo morbide nè troppo dure (così come i rulli; nè troppo leggeri nè troppo pesanti).
Supponiamo di possedere uno scooter con 70cc DR e marmitta Stage 6 Pro Replica e di dover effettuare la taratura. Si acquistano quindi 3 set di rulli: 6 rulli da 5g, 6 rulli da 4.5 g e 6 rulli da 4.8g. Proviamo a inserire i rulli da 5g e ci accorgiamo che da 40km/h a 70km/h lo scooter rallenta(=perde giri), quindi i rulli da 5g sono troppo pesanti. Proviamo poi quelli da 4.5g e sentiamo che hanno penalizzato lo scooter in ripresa e allungo(=va eccessivamente su di giri), quindi i rulli da 4.5g sono troppo leggeri. Proviamo infine quelli da 4.8g e il motorino viaggia in modo eccellente sia in accelerazione che in allungo, senza perdita di giri o giri ecessivi: abbiamo trovato la taratura ottimale.
Funzionamento della frizione e della campana nella trasmissione
La frizione è un organo della trasmissione che influenza la partenza da fermo del motorino. E' formato da due o tre ganasce che, per forza centrifuga, all'aumentare del numero di giri del motore, fanno presa sulla campana la quale trasmette il moto rotatorio alla ruota (tramite il millerighe e degli ingranaggi dentati, ovvero i rapporti). Per impedire che lo scooter parta senza accelerare, e per dare un supporto alla frenatura, sulle ganasce sono presenti delle mollette, più o meno dure, che attaccano la frizione alla campana ad un determinato numero di giri. Più le mollette saranno dure, più le ganasce faranno più "fatica" ad attaccare alla campana e quindi necessitano di maggior numero di giri.
Come potrebbe sembrare, più le mollette sono dure, più scatto avremo in partenza (dato che la frizione attacca a giri maggiori). Invece, con delle mollette troppo dure, quando la frizione attaccherà il variatore avrà già inserito il rapporto più lungo e quindi avremo l'effetto contrario a quello desiderato. Per questo bisogna sempre trovare delle mollette adatte alla propria elaborazione, nè troppo morbide nè troppo dure (così come i rulli; nè troppo leggeri nè troppo pesanti).
Domande e dubbi più ricorrenti
-Come si tara un motorino?
Come già descritto, la taratura del proprio scooter consiste nel trovare il giusto rapporto accelerazione/velocità massima perdendo meno potenza possibile. Tutti gli elaboratori, anche i più esperti, prima di effettuare la taratura non possono sapere quale sarà quella più adatta; per questo vanno a tentativi.Supponiamo di possedere uno scooter con 70cc DR e marmitta Stage 6 Pro Replica e di dover effettuare la taratura. Si acquistano quindi 3 set di rulli: 6 rulli da 5g, 6 rulli da 4.5 g e 6 rulli da 4.8g. Proviamo a inserire i rulli da 5g e ci accorgiamo che da 40km/h a 70km/h lo scooter rallenta(=perde giri), quindi i rulli da 5g sono troppo pesanti. Proviamo poi quelli da 4.5g e sentiamo che hanno penalizzato lo scooter in ripresa e allungo(=va eccessivamente su di giri), quindi i rulli da 4.5g sono troppo leggeri. Proviamo infine quelli da 4.8g e il motorino viaggia in modo eccellente sia in accelerazione che in allungo, senza perdita di giri o giri ecessivi: abbiamo trovato la taratura ottimale.
-Cosa cambia da un variatore originale ad uno aftermarket?
Principalmente i variatori aftermarket (Multivar, Super Speed ecc) si differenziano dagli originali dal materiale di cui sono composti (più "performante") e dal diverso rapporto che egli offrono; un variatore con mozzo più corto avrà la cinghia a distanza maggiore da questo, quindi un rapporto più lungo; analogamente, con un mozzo più lungo si avrà la cinghia più vicina all'asse del variatore e quindi un rapporto più corto. Inoltre più la parete del variatore su cui scorre la cinghia sarà inclinata, tanto meno il rapporto si allungherà con l'aprirsi del variatore.Spero di aver chiarito i vostri dubbi, a presto ;)
StaGeNrG141
una volta smontata la trasmissione come faccio a togliere i rapporti per cambiarli....
RispondiEliminaPer quelli primari devi togliere la campana (con la pistola), la frizione (utilizzando chiavi apposite od una morsa) ed il correttore, sfilandolo. Dietro al correttore troverai una scatoletta nera (la scatola dei rapporti), la smonti e troverai degli ingranaggi dentati (i rapporti primari appunto). Lo sfili (utilizzando un martelletto in gomma) ed infili il rapporto desiderato, stando attento a fissarlo bene, con una piccola botta di martello. Per quelli secondari devi smontare primari e ruota =)
RispondiEliminaio cio un carter lavorato con i rapporti lunghi della top vanno bene come rapporti??nel senso rendono e durano...
RispondiEliminavendo overange per minarelli orrizzotale a 80-90 euro messa benissimo usata pochissimo e accensione selettra a 30 euro.....sono da lugo ho un phantom f-12 con il tpr..bel sito!!!!!grazie!!
RispondiEliminaDipende, che elaborazione monti?
RispondiEliminamonto tpr 70cc 24 mikuni trasmissione top tpr selettra albero rms spalle piene tutto questo sul carter con i rapporti top e se la trovo la pompa maggiorata della stage
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